Nosco I/O: come trasformare un quadro elettrico in quadro “elettronico”

Nosco Team
Nosco Team25-11-2020
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Photo by Julia Filirovska from Pexels

Da quadro elettrico a quadro elettronico: tutti i vantaggi per l’automazione industriale

I quadri elettrici sono tra le componenti fondamentali di qualunque processo di automazione industriale: di conseguenza, ne determinano il successo.
Eppure, vengono spesso realizzati secondo logiche antiquate, che danno origine a problemi di efficienza e costi elevati.

In questo articolo analizziamo i problemi delle soluzioni tradizionali e presentiamo un’alternativa valida: il passaggio da quadro elettrico a quadro elettronico.

Costi e problemi delle soluzioni tradizionali

All’interno di un quadro elettrico tradizionale trovano collocazione timer, termostati, controllori PID e molti dei dispositivi necessari a svolgere le varie funzioni e ad implementare gli automatismi richiesti.

Questo tipo di configurazione presenta diverse criticità.
Anzitutto, comporta un costo elevato dei vari componenti installati e del cablaggio del quadro stesso, dovuto alla sua complessità.
Dimostra inoltre una scarsa flessibilità: di conseguenza, qualora siano necessarie delle modifiche al processo, è necessario intervenire sull’hardware, con costi ulteriori.

Le stesse problematiche possono presentarsi nel caso di utilizzo di un PLC.
Spesso si rende necessario affiancare al PLC altri componenti ausiliari, come condizionatori di segnale, centraline ausiliarie, così da sopperire alle limitazioni dell’hardware o evitare di complicare il software di gestione.

I vantaggi di Nosco I/O

Nosco I/O è un sistema di elettronica modulare progettato per superare i limiti delle tecnologie tradizionali, anche nel caso di un quadro elettrico.

I moduli di Nosco I/O permettono infatti di svolgere tutte le funzioni di controllo della macchina, eliminando quindi la necessità di implementare componenti ausiliari. Una volta installati i moduli, sono necessari solo elementi di protezione (es. interruttori magnetotermici, interruttori differenziali) ed elementi di potenza (es. teleruttori).

Tutto questo porta alla risoluzione dei problemi sopra elencati: un abbassamento del costo dei componenti, una semplificazione del cablaggio e una maggiore flessibilità dell’impianto, che sarà modificabile intervenendo solo sul software.

Si parla, in breve, di trasformare quadro elettrico in “quadro elettronico”, con importanti benefici per tutte le imprese che puntano a ottimizzare i propri processi di produzione.

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