Nosco è una tecnologia di elettronica modulare per il controllo elettronico con applicazioni IoT: un sistema che nasce per superare i limiti delle tecnologie tradizionali, e si configura come scelta ottimale per aziende con un volume di produzione di 500-1000 pezzi all’anno.
Bene, ma come funziona?
Cosa deve aspettarsi un’azienda che decide di implementare Nosco nei propri processi di produzione?
In questo articoli illustriamo come funziona l’adozione di Nosco, passo dopo passo.
Tutto inizia con un’analisi approfondita delle peculiarità del processo di produzione.
Sulla base degli attuatori e sensori presenti nell’applicazione, si vanno a “costruire” le schede di I/O.
È qui che vediamo all’opera uno dei punti di forza di Nosco: la modularità, che permette scegliere la configurazione più adeguata.
Per capire come funziona la “costruzione” delle schede di Nosco, possiamo pensare ai famosi mattoncini di costruzioni per i bambini:abbiamo a disposizione una serie di moduli standard che possono essere assemblati tra loro per formare la scheda più adeguata alle necessità dell’applicazione.
Successivamente, si decide quale scheda display adottare (5” o 7”)
Una volta stabilito l’hardware da adottare, iniziamo a sviluppare il firmware che andrà caricato nelle varie schede che compongono il sistema.
In questa fase, le aziende possono scegliere tra due opzioni.
A questo punto il sistema è pronto per essere testato nell’applicazione.
Dopodichè, possiamo vedere un altro dei punti di forza di Nosco: è un sistema estremamente flessibile. Nel caso l’azienda abbia necessità di modificare e/o aggiungere I/O, o di cambiare la dimensione del display, le operazioni possono essere eseguite in tempi rapidi e a costi contenuti.
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